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Introduzione alla Emotional Marketing Analysis
Nel contesto di oggi il 70-95% dell’impulso d’acquisto è emozionale, non razionale, a partire dal brand name.
Non tutti sanno che… CheBanca originariamente si chiamava Micos Banca, e che il nome CheBanca! ha raddoppiato la intention to buy; o che il brand name “Monder” abbassava del 63% la intention to buy dell’omonimo tortellino pur considerato ottimo agli assaggi; o ancora che il vero nome di Ralph Lauren era Ralph Lifschitz, che se utilizzato avrebbe diminuito del 72% la intention to buy. Esiste anche una influenza fortissima di colori, forme, grafica, suoni, musica etc.etc. Ecco perché oltre alla normale ricerca è importante analizzare anche le emozioni del target che incidono 70-95% sull’impulso d’acquisto e che non sono davvero tracciabili e decriptabili con i normali metodi, agendo a livello inconscio.
Il sistema Emotional Marketing permette di superare la soggettività e il generico gradimento e di analizzare direttamente l’efficacia. (ad esempio nell’ultima elezione Americana -come è noto da molti studi- l’attuale Presidente presentava un gradimento basso ma poi vinse a sorpresa)
L’algoritmo emozionale Emotional Marketing è una tecnologia esclusiva proprietaria con un database di >30.000 test-anno costantemente aggiornato, sviluppato da oltre 350 studi internazionali di Neurologia e Psicoeconomia tra cui 5 Nobel e importanti Università tra cui la Cattolica di Milano e il suo ComLab.
Ha un applicativo facile e subito actionable sull’impulso d’acquisto della brand che rivela 1)le keywords attivatrici ( es. no Martini no Party, La Coop sei tu, caffè del Paradiso, Conto Arancio, etc.) 2) I codici subliminali emotigeni ( forme, grafica, colori, fonemi e lettere, modo di speaking, musica etc.) 3) Gli Emotional Profiles dei consumatori (esistono 8 archetipali e relativi analytics, BrownBrain, Green, Turquoise, Yellow, Red, Purple, Blue. In media solo 3 su 8 sono i veri key consumers di un brand).
Expertise di oltre 2000 applicazioni : Communication & publishing, Consulting, Cosmetics, Cleaning, Entertainment, Fashion, Food & Beverages, Financial & Insurance, Nonprofit, Pharma, Personal Care, Retail, Technology etc.
Il test emozionale, inserito nel field di ricerca classica permette secondo una formula non-logica ma neuro-metrica di analizzare e “mappare” le emozioni che il positioning concept e i brand names veicolano.
Non bisogna dunque stupirsi se alcune domande del test possono sembrare un po’ diverse dal solito, astratte o con confronti particolari, in realtà rispondono agli Human Primary Instictual Steps.